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Settebagni, approvata la mozione sui passi carrabili da annullare

È stata approvata ieri in sede di Consiglio la mozione con cui l'opposizione chiedeva di far annullare i pagamenti non dovuti dai cittadini per le concessioni di passi carrabili a raso

La seduta municipale di ieri si è conclusa con un risultato positivo per i cittadini del quartiere Settebagni. Oggetto della discussione: annullamento delle multe comminate ai cittadini e delle concessioni di passi carrabili a raso.

Il problema risale a circa un anno fa, quando sono cominciate a fioccare multe per i cittadini che si sono poi visti costretti a dover richiedere la concessione di passi carrabili a raso per le loro abitazioni. 
 
“Le multe comminate ai cittadini del quartiere Settebagni e le concessioni di passi carrabili a raso, le cui richieste sono state ottenute dal IV Municipio con metodi coercitivi e disinformando la cittadinanza, devono essere annullate poiché non sono assolutamente dovute, come peraltro hanno sempre sostenuto il comitato di quartiere Settebagni e l’associazione Il Mio Quartiere”, dichiarano in una nota Paolo Masini, Consigliere Comunale del Pd, e Riccardo Corbucci, Vicepresidente del Consiglio del IV Municipio.
 
”In un Consiglio molto partecipato”, proseguono, “oggi in IV Municipio è stata approvata una mozione che chiarisce come tali passi carrabili non fossero da pagare e come i cittadini siano stati vessati per mesi con multe illegittime, peraltro annullate in auto-tutela dalla Polizia municipale, non appena inviati i ricorsi da parte del legale dei comitati di quartiere”.
Chiediamo che vengano annullate le determinazioni dirigenziali che hanno assegnato i passi carrabili alle famiglie che ne hanno fatto richiesta e, oltre a dover pagare una tassa non dovuta, si sono viste comminare multe per gli arretrati degli ultimi cinque anni, oltre al recente aumento della tassa”.
 
“Persino l’ex assessore al bilancio Leo, il 27 dicembre scorso, aveva risposto ad un’interrogazione sui passi carrabili a raso, confermando che il Comune di Roma, al pari di altre grandi città come Milano, Torino, Genova e Firenze, non prevede alcuna tassazione: a fronte di questo chiarimento, al presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli non resta che fare un passo indietro”.
 

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