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Marcigliana, sequestrati casali destinati a centro accoglienza: "Ora luce su altri siti"

Lavori in corso nella Riserva Naturale senza il nulla osta di Roma Natura, sigilli per i caseggiati storici che avrebbero dovuto ospitare circa 500 migranti. Santori: "Massima attenzione per evitare stesso epilogo di Casale San Nicola"

Sigilli per i due caseggiati storici all'interno della Riserva Naturale della Marcigliana che sarebbero dovuti divenire centri di accoglienza nei quali ospitare circa 500 migranti. La settimana scorsa infatti i Guardiaparco del Servizio Sorveglianza hanno effettuato un intervento di Polizia Giudiziaria constatando la realizzazione di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria a carattere urbanistico edilizio senza però il prescritto e preventivo Nulla Osta dell’Ente Regionale Roma Natura.

L'area nella quale insistono i due casali è infatti sottoposta a rigidi vincoli sia di natura storica che paesaggistica e ambientale: da qui - a margine di un sopralluogo svolto congiuntamente ad un responsabile della Prefettura di Roma, al Commissario Straordinario dell’Ente Regionale Roma Natura, al Presidente III Municipio Marchionne e a tecnici comunali giunti per verificare  l’idoneità di tali strutture ad ospitare centinaia di persone - il sequestro giudiziario e la contestuale denuncia di proprietari e gestori all’Autorità Giudiziaria con l'iter di assegnazione dei fondi stanziati e delle autorizzazioni sospeso.

Una notizia accolta con favore dal consigliere regionale Fabrizio Santori, tra i primi a segnalare l'arrivo dei profughi nei casali della Riserva Naturale. "Ora che la prefettura, RomaNatura e il Municipio III hanno recepito la nostra denuncia di inizio agosto e verificato l’inidoneità dei locali dello stabile della Marcigliana per l’accoglienza degli immigrati, chiedo che tutti gli uffici competenti proseguano in questa opera di verifica su gli stabili destinati a luoghi di accoglienza per gli immigrati" - ha commentato dalla Pisana invitando tutti a non abbassare la guardia ed evitare l'epilogo di Casale San Nicola, con la ex Socrate prima sequestrata e poi - appena qualche settimana dopo - adibita a centro di accoglienza.

"Quello di oggi è un sintomo che nella farraginosa amministrazione si è sempre in condizioni di scovare qualcosa o qualche norma che consente di tutelare i cittadini. Si faccia luce su tutti gli stabili, perchè forse - chiosa Santori - da altre parti non si è trovato ancora nulla".

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