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Sabato, 20 Aprile 2024
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Porta di Roma, il Comune batte cassa ai costruttori: 30 milioni per le opere non realizzate

Roma Capitale ha avviato la procedura per rivalersi sui costruttori mediante l'escussione delle somme necessarie per ultimare opere e servizi mai realizzati. M5s del Municipio III: "Doveva essere quartiere nel verde è caduto nel nulla"

Un parco, quello delle Sabine, mai ultimato e in progressivo decadimento; illuminazione a singhiozzo e per lungo tempo ostaggio dei contenziosi; opere non realizzate e gli abitanti di un quartiere che chiedono di più che essere il semplice contorno di un centro commerciale, il più grande d'Europa. Porta di Roma, dopo anni di braccio di ferro con i costruttori e l'impegno dei residenti e delle associazioni del territorio per restituire dignità e quanto dovuto alla zona, sembra avviarsi verso la rinascita. 

Il Comune di Roma, grazie all'impegno congiunto del Municipio III e dell'Associazione Tutela Parco delle Sabine ha infatti avviato la procedura per rivalersi sui costruttori di “Porta di Roma” mediante escussione delle somme necessarie per l'esecuzione degli interventi non realizzati per un importo complessivo di circa 30 milioni di euro. A darne notizia il M5s del Municipio III che sottolinea come i lavori previsti nella convenzione urbanistica Bufalotta Porta di Roma per i servizi, la realizzazione del parco e la relativa manutenzione dell'area, non siano mai stati realizzati.

"Ciò ha contribuito a trasformare quello che doveva essere un quartiere nel verde in un quartiere nel nulla" - il commento dei pentastellati del Montesacro che ricordano inoltre come oltre alle palazzine e al centro commerciale a Porta di Roma avrebbero dovuto trovare posto un parco archeologico, un parco verde attrezzato e con 15mila alberature piantumate oltre a infrastrutture di interconnessione con il resto della città e l'illuminazione stradale a norma.

"Di tutto questo nulla è stato fatto e le giunte Pd e PdL che ci hanno preceduto non hanno mai avuto tempo o modo di indagare o chiedere le fideiussioni ai costruttori. Vogliamo infatti far notare a tutti che quando nel 2015, durante la passata consiliatura Marino chiedemmo informazioni al Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, non ricevemmo alcuna risposta dagli uffici interpellati" - incalzano dal M5s del Municipio III sottolineando come con l'avvio della procedura per l'escussione delle somme necessarie per l'esecuzione degli interventi non realizzati le "cose siano cambiate". 

"I cittadini - hanno concluso da Piazza Sempione - ci hanno dato mandato per fare quanto non è stato fatto prima: far rispettare gli impegni presi. Con il M5S la Politica la fanno i cittadini". 

Per Porta di Roma dunque si apre lo spiraglio della rinascita: un parco da ultimare e mantenere, strade illuminate, infrastrutture e opere dovute affinchè siano i cittadini il centro di un quartiere da rendere completamente loro e vivibile. 
 

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