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Parco delle Sabine, tende e baracche: villaggio della disperazione sotto al raccordo

In via Nanni Loy alcuni indigenti vivono tra buio e cemento, sotto ai piloni del Raccordo. Dal quartiere: "Sottopassaggio inutilizzabile, speriamo in sgombero imminente"

Baracche tirate su con pannelli di legno e lamiere, trapunte logore per coprirne gli spazi aperti e proteggerle, insieme a teli di plastica, da intemperie e basse temperature. Intorno vecchi mobili adibiti a cucina, carrelli con ciarpame, buste, rifiuti e attrezzistica varia. Il tutto nel buio più assoluto, tra terriccio e cemento: quello che sorregge i piloni del GRA.

Ennesimo villaggio della disperazione in Municipio III, un agglomerato di capanne e tende sorto nel sottopassaggio del Raccordo in via Nanni Loy, nel quartiere Parco delle Sabine. 

Una presenza discreta notata dai residenti e dall'Associazione Volontari del Parco delle Sabine con la situazione già segnalata alle autorità competenti.

"E' importante che nessuno vada o si avventuri da solo per andare a controllare le autorità competenti sono state già avvertite e ci auguriamo che possa essere effettuato lo sgombro il prima possibile" - le raccomandazioni e l'auspicio di uno dei portavoce dei Volontari.

Intanto però il sottopasso per tanti, intimoriti, è diventato off limits in attesa dello sgombero e di un'alternativa alloggiativa migliore per chi è riuscito a trovare un tetto, per nulla dignitoso, solo nell'oscurità di quell'angolo di Parco delle Sabine. 
 

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