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Metro B1, il Campidoglio favorevole alla "valorizzazione immobiliare" con il PF

Mentre nel IV Municipio continuano le proteste per il forte NO alla cementificazione, Roma Capitale vince il premio per "miglior procedura di project financing", e l'a.d. di Roma Metropolitane commenta: "Coniugare la realizzazione delle opere con le valorizzazioni immobiliari"

L’ufficio stampa del Campidoglio lo scorso 15 Marzo dichiarava in un comunicato: “Roma Capitale ha vinto il prestigioso premio internazionale per la “Miglior procedura di Project Financing per la linea D e per il prolungamento della linea B Rebibbia-Casal Monastero” delle linee di metropolitana”. Il premio, assegnato da MetroRail 2011, l’associazione che raccoglie i committenti delle principali metropolitane al mondo, è stato poi ritirato dall’assessore capitolino alla Mobilità, Antonello Aurigemma.

Il 17 Marzo nella pagina Facebook di “Labur  Tredici”, Laboratorio di Urbanistica, viene riportato un articolo di Fabio Rossi, da “Il Messaggero”:
“Oggi il prolungamento della linea B da Rebibbia a Casal Monastero e la nuova linea D. «Ma il nostro schema di project financing sarà utilizzato per altre opere fondamentali per Roma, come la tratta della linea C da Colosseo a Farnesina e il prolungamento della B1 da piazzale Jonio alla Bufalotta», annuncia Antonello Aurigemma, assessore capitolino alla mobilità. Non solo: la ricetta per drenare investimenti privati per le opere pubbliche verrà adottata anche per i prolungamenti della linea A, a ovest di Battistini e a sud di Anagnina. 
L’amministrazione comunale incassa con orgoglio il premio internazionale per la “Miglior procedura di project financing”, assegnato da MetroRail 2011, l’associazione che raccoglie i committenti delle principali metropolitane, tra 35 progetti di questo tipo realizzati in tutto il mondo. «A Roma è stata riconosciuta la capacità di coniugare la realizzazione delle opere, interesse pubblico, con le valorizzazioni immobiliari, interesse privato, che servono ad attirare fondi privati - spiega Federico Bortoli, amministratore delegato di Roma Metropolitane - Va ricordato che qui non si tratta di opere che si ripagano da sole, come le autostrade con i pedaggi, ma che hanno costi ben superiori agli incassi».
Quindi, è semplicemente con la valorizzazione degli immobili che gli imprenditori privati vengono compensati degli investimenti fatti. «In ogni caso la valutazione finale dei progetti spetta a Roma Capitale - sottolinea Bortoli - Quindi è sempre il pubblico ad avere il pieno controllo della situazione». Secondo Aurigemma, «è la prima volta che un Comune realizza una rete di metropolitane con risorse miste pubblico-privato ricorrendo anche a ipotesi di valorizzazione. Pur in un momento di crisi e di tagli - aggiunge l’assessore - Roma Capitale sta dunque cercando di dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini e rendere la città adeguata agli standard delle più moderne capitali europee. E questo premio ne è la prova migliore».
Soddisfatto Gianni Alemanno: «Al di là di qualche sterile polemica, alla fine la decisione di puntare su risorse miste pubblico-privato si sta dimostrando giusta e sta portando quei risultati attesi alla vigilia - sostiene il sindaco - Ora bisogna proseguire sul percorso intrapreso, perché è giunto il momento per Roma di recuperare il ritardo che ha accumulato nel corso degli anni». Gli Stati generali e il piano strategico di sviluppo, prosegue Alemanno, «sono il perno attorno al quale trasformare Roma da qui al 2020: un risultato che riusciremo a raggiungere soltanto con il coinvolgimento delle forze imprenditoriali del nostro territorio».
Il convegno internazionale “MetroRail” si tiene più volte durante l’anno in varie parti del mondo ed ha come obiettivo principale quello di mettere in contatto e far confrontare tra di loro operatori pubblici e privati del settore infrastrutture e trasporti a livello internazionale”.

Le intenzioni dell’amministrazione capitolina appaiono adesso ancora più chiare. Alla luce delle polemiche sorte negli ultimi mesi in IV Municipio, si evidenzia sempre di più il contrasto fra i cittadini fortemente contrari alla cementificazione e un’amministrazione capitolina che non prende in considerazione possibili alternative al project financing e che, al contrario, parla di “valorizzazione immobiliare”. Qualcuno parla già di un’ulteriore ipotesi: quella del NO al prolungamento della metro B1, come ultima spiaggia per non dare carta bianca ai costruttori.
 

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