Scia di furti a Settebagni, insicurezza e rabbia: arrivano le ronde?
Residenti preoccupati per gli episodi di criminalità nel quartiere: "Istituzioni e forze dell'ordine assenti"
Appartamenti svaligiati, automobili violate e qualche attività commerciale ripulita. E’ questo l’allarme che arriva, ancora una volta, da Settebagni.
“La preoccupazione per i furti ormai sta toccando livelli altissimi” – spiegano i residenti che lamentano l’assenza delle istituzioni e la poca presenza delle forze dell’ordine.
Insomma un quartiere abbandonato a se stesso con risposte che non arrivano e una domanda che pervade gli abitanti: “Potremo mai dormire sonni tranquilli?” – è quello che si chiedono da via Sant’Antonio da Padova a via Poggio a Caiano.
Un problema reale, forse per troppo tempo sottovalutato, e così nel quartiere ecco l’ipotesi – proprio come sta accadendo al Valli – di dar vita alla sorveglianza volontaria da parte dei cittadini.
Qualcuno le chiama “ronde” e parla addirittura di giustizia “fai da te”, ma tanti sono coloro che, valutando quella che per adesso è solo un’ipotesi, si dicono d’accordo su semplici passeggiate col fine di riprendersi le strade del quartiere e mostrare la presenza dei residenti.
Vigilanza quindi attenendosi alla legalità e alle regole che furono stabilite con la legge in materia di sicurezza pubblica nel 2009: nuclei di tre persone massimo, over25 in buona salute, niente animali o mezzi al seguito, nessuna arma o oggetto contundente.
Dunque osservatori volontari con la funzione di vigilare su strade e piazze per poi segnalare eventuali situazioni che possano arrecare danni alla sicurezza urbana.
L’obiettivo dei più coscienziosi è anche quello di placare il livore scaturito dalla percezione di insicurezza: “Speriamo davvero – dicono da Settebagni - che questo clima di paura e rabbia non sfoci in episodi drammatici”.
Le richieste dei cittadini, ipotetiche ronde e sorveglianza a parte, restano però sempre quelle: più controlli a attenzione per la zona.
