Colpo di scena alla Marcigliana: i casolari per 500 profughi finiscono sotto sequestro
Sul posto la polizia giudiziaria, insieme a Prefettura e presidente del III municipio. La denuncia di RomaNatura: "I proprietari e gestori sono stati denunciati e l'iter di assegnazione è sospeso"
Interventi edilizi senza il nulla osta dell'ente regionale RomaNatura. Un pezzo di carta indispensabile perché il parco, l'intera area verde, è riserva naturale. Siamo alla Marcigliana, in due caseggiati storici dell'area che avrebbero dovuto ospitare 500 migranti. Il condizionale è d'obbligo, la struttura infatti, stando a quanto denunciato dall'ente, è finita sotto sequestro.
"Il 20 agosto scorso i Guardiaparco del Servizio Sorveglianza hanno effettuato un intervento di Polizia Giudiziaria relativo a due caseggiati storici ubicati all'interno della Riserva Naturale della Marcigliana sui quali hanno constatato l'effettuarsi di lavori a carattere urbanistico edilizio da classificarsi quali manutenzione ordinaria e straordinaria, in assenza del prescritto e preventivo Nulla Osta dell'Ente Regionale RomaNatura. L'area su cui insistono i fabbricati è gravato da stringenti vincoli sia di natura storica che paesaggistica e ambientale" comunica l'ente sul sito internet.
"Il tutto - si legge - a margine di un sopralluogo svolto congiuntamente ad un responsabile della Prefettura di Roma, al Commissario Straordinario dell'Ente Regionale RomaNatura, al Presidente III Municipio ed a tecnici comunali che si erano recati sul posto al fine di verificare l'idoneità di tale strutture ad accogliere circa 500 migranti per i quali la stessa Prefettura di Roma ha pubblicato un bando per la gestione dell'accoglienza e della assistenza dei cittadini profughi. Ora però le strutture sono state sottoposte a sequestro giudiziario, i proprietari e gestori denunciati all'Autorità Giudiziaria e l'iter di assegnazione dei fondi stanziati e delle autorizzazioni è allo stato di fatto da considerarsi quantomeno sospeso".
La notizia dell'arrivo dei migranti nella riserva naturale era già circolata mesi fa. "Arrivano i profughi alla Marcigliana" denunciava FdI-AN municipale. "Come già avvenuto per il caso di Casale San Nicola, nel progetto assegnato alla stessa cooperativa, si è deciso di scegliere una destinazione assolutamente improvvida che peraltro non ha alcuna possibilità di favorire la reale integrazione dei migranti e che è priva di ogni collegamento di mezzi con le aree urbanizzate, rischiando solo di avere l'effetto pesante di aggravare le tensioni coi residenti della zona".