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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Casale Nei, il quartiere "area cantiere": 5mila abitanti nella "terra di nessuno"

Grido d'aiuto dalla zona del Municipio III dove manutenzione, servizi e opere di urbanizzazione sono un miraggio. Lettera alla Sindaca Raggi: "Viviamo in luogo non luogo dove regnano degrado e abbandono"

Spazi pubblici praticamente inesistenti, opere incompiute, manutenzione a singhiozzo e servizi carenti. Queste le condizioni di Casale Nei, quartiere del Municipio III, nato poco più di dieci anni fa ma mai divenuto parte di quella città dalla quale pure dista solo una manciata di kilometri. 

"Casale Nei continua ad essere terra di nessuno" - la denuncia che arriva dal Comitato di Quartiere, spesso impegnato in pulizie volontarie e straordinarie e battagliero sul fronte "urbanizzazione". Un grido d'aiuto rinnovato alle istituzioni: dopo la lettera del 2013 all'allora Sindaco Alemanno, ecco una nuova perentoria richiesta di intervento al Campidoglio, ora guidato dalla Sindaca Raggi. 

Casale Nei "terra di nessuno"

"Attualmente. ad oltre dieci anni dalla sua realizzazione, il quartiere è una terra di nessuno. Uno dei tanti luoghi non-luoghi della periferia romana, l’ennesimo quartiere-dormitorio, privo di servizi e caratteri identitari, caratterizzato dal degrado e dall’abbandono: tipiche conseguenze di una monofunzionalità residenziale marginale, proprio il contrario di quanto il PRG avrebbe previsto" - scrive il presidente del Comitato di Quartiere Casale Nei, Carlo De Marco. 

A Casale Nei abbandono e degrado

Abbandono e degrado quanto denunciano gli abitanti che li, in quello spicchio del Municipio III, non possono nemmeno contare su quel piccolo parco giochi, realizzato e sprofondato nell'incuria, e della piazza da sempre promessa. "I pochi interventi non residenziali a Casale Nei, un piccolo parco giochi e la piazza, sono stati abbandonati al degrado per anni. Nella Centralità Bufalotta i cambi di destinazione d’uso a favore della destinazione residenziale sono stati massicci ed il rispetto delle convenzioni del tutto disatteso. Le opere di urbanizzazione sono state realizzate malamente, senza controllo, e sono state sempre prive di manutenzione, motivi per cui sono già in fase di degrado" - sottolinea il Comitato evidenziando come, nel corso del tempo, tutte le richieste e le proposte inoltrate, inclusi alcuni progetti di recupero delle aree abbandonate, siano cadute nel vuoto.

Casale Nei quartiere "area cantiere": la programmazione impossibile

Tra le principali problematiche la manutenzione inesistente, l'impossibilità di una programmazione e lo stato di strade e servizi. Basta pensare al parco giochi, quello di via Amato, sottoposto a degrado ed atti vandalici: recuperato solo dalle operazioni di decoro volontario ma mai preso in carico da Roma Capitale. Stessa sorte per la piazza in via Ferruccio Amendola: "I lavori iniziarono nel 2007 e si sarebbero dovuti concludere nel 2008. La piazza tuttora non é stata completata e non è accessibile. Sono stati effettuati alcuni interventi nella recente campagna elettorale, più che altro per sistemare i danni del degrado, incluso il vistoso crollo di una parete di contenimento su strada, che aveva ceduto rovinosamente per cattiva esecuzione e le cui macerie erano rimaste in loco per anni".

Nulla più. Così Casale Nei è un quartiere "area cantiere": la conseguenza, lo sottolinea bene il Comitato, è che "ogni possibile intervento, previsto dalle Istituzioni per rendere il luogo vivibile, non può essere oggetto di programmazione e realizzazione da parte del III Municipio. Permangono, quindi, numerose condizioni di marginalità e degrado". 

Da Casale Nei il grido d'aiuto alla Sindaca Raggi

Più e più volte tentata la strada del dialogo con lo scopo di arrivare ad una soluzione ma, nonostante anche gli sforzi di Piazza Sempione, non c'è stato alcun riscontro positivo.

"Ci domandiamo se la latitanza dei Responsabili tecnici Comunali del Piano di Zona siano dovuti ad una totale assenza di volontà politica per cercare soluzioni praticabili ai problemi riguardanti il quartiere, oppure più semplicemente ad una manifesta incompetenza ed incapacità di confrontarsi sul piano dei fatti e di mettere in opera i provvedimenti risolutivi necessari" - incalzano da Casale Nei chiedendo alla Sindaca la giusta considerazione per la "loro" causa. 

"I cittadini di questo quartiere - conclude il presidente De Marco - sono contribuenti come tutti gli altri, in un contesto democratico dovrebbero avere pari diritti di quelli residenti nelle aree del Centro, notoriamente assai più ricche di qualità urbane e dotate di adeguato presidio del territorio"

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