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La Cesarina, il Municipio per la chiusura: “Assistenzialismo inefficace, si punti su vera inclusione”

Domani in Consiglio la mozione per chiedere al Campidoglio la chiusura definitiva del villaggio attrezzato: "Fondi per il rifacimento vengano usati per bonifiche e tutela ambientale"

“Chiediamo al Sindaco un decisivo cambio di marcia” – così Yuri Bugli, presidente della Commissione Servizi Sociali del Municipio III e Riccardo Corbucci, consigliere del PD, alla vigilia del Consiglio di Piazza Sempione in cui verrà discusso un ordine del giorno per chiedere a Ignazio Marino e all'assessore ai Servizi Sociali, Rita Cutini, la definitiva chiusura del villaggio attrezzato di via della Cesarina, destinando le ingenti risorse previste per l'eventuale rifacimento della struttura a progetti che garantiscano interventi di vera inclusione sociale e programmi di bonifica e tutela ambientale del territorio municipale, che oggi ospita numerosi insediamenti spontanei.


"Questo atto - hanno spiegato Bugli e Corbucci - nasce dalla constatazione che le politiche degli anni passati di mera gestione assistenziale relativa all'inclusione dei cittadini Rom sono risultate inefficaci e molto dispendiose per Roma Capitale. Nei campi nomadi le condizioni di vita, igienico-sanitarie e la dignità degli individui non sono accettabili per un Paese moderno, così come non può passare sotto silenzio il degrado dei quartieri che si trovano ad ospitare tali strutture” .


Dalla maggioranza di Piazza Sempione è chiara dunque la richiesta di intraprendere una strategia del tutto opposta a quella adottata in passato, destinando le ingenti risorse per l’eventuale rifacimento de La Cesarina alla cura della Città e a iniziative che possano realmente incidere sulla vita di quanti ad oggi sono ancora costretti all’esclusione e alla marginalità.

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