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Antenna a 30 metri da asilo, si punta a sito alternativo a Bufalotta

Stop alla SRB di via Carrer: dopo i due documenti di contrarietà del parlamentino di Piazza Sempione il Dipartimento PAU verso ulteriori approfondimenti. Marchionne-Colletta: "Forniremo lista di luoghi lontani da punti sensibili"

Svolta nel caso dell'antenna di via Carrer 29 in zona Bufalotta: una SRB che stava per essere installata a poca distanza da alcuni istituti scolastici con un nido addirittura a meno di 40 metri.

Grande l'opposizione del quartiere che ha trovato il supporto da parte del Municipio: due i documenti -uno della maggioranza, l'altro dell'opposizione - approvati dal parlamentino di Piazza Sempione per esprimere contrarietà a questa incursione sui cieli della zona.

Da li fitto il confronto con i residenti fino alla recente riunione con una rappresentanza di abitanti al Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale che, ascoltate le motivazioni della delegazione arrivata dal Montesacro, ha reputato necessario dover effettuare ulteriori approfondimenti sulla documentazione fin ora raccolta. L'iter amministrativo per l'installazione è infatti ancora incompleto della valutazione ambientale preliminare e dunque la partita è ancora tutta da giocare.

Con i residenti il presidente del Municipio III, Paolo Marchionne, e il capogruppo della Lista Civica Marino, nonchè autore della delibera istitutiva dell'osservatorio municipale sui problemi dell'inquinamento elettromagnetico, Gianluca Colletta, che hanno ribadito la posizione di contrarietà dell'Amministrazione municipale.

"Fin dal primo momento non abbiamo avuto dubbi sul fatto che non si può installare un'antenna di telefonia mobile a 30 metri da un asilo nido. Rispettare il limite di 100 metri dai cosiddetti siti sensibili non è solo un modo per tutelare la popolazione, ma anche uno dei principi cardine del nuovo regolamento per la telefonia mobile approvato dall'Assemblea Capitolina a metà maggio" - hanno commentato a margine dell'incontro soddisfatti di aver trovato la piena collaborazione e attenzione dei tecnici del Dipartimento.
Nel frattempo, fanno sapere, il Municipio III fornirà una lista dettagliata di siti alternativi per la SRB, lontano da abitazioni e siti sensibili.

"La battaglia più grande però - concludono Marchionne e Colletta - riguarda la realizzazione di un vero e proprio piano regolatore, al fine di individuare, anche attraverso processi partecipativi, aree idonee e minimizzare l'esposizione della popolazione alle onde elettromagnetiche".

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